L’Italia è un paese di lettori? Come sta il mercato del libro nel Bel Paese?
Proviamo a capirlo insieme dando un’occhiata ai dati raccolti da Istat nel 2021 e resi pubblici nel dicembre 2022.
Quanti lettori e lettrici ci sono in Italia?
La quota dei lettori resta pressoché stabile rispetto all’anno precedente: nel 2021, il 40,8% delle persone dai 6 anni in su ha letto nell’ultimo anno almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali.
I giovanissimi continuano a essere i lettori più assidui, anche se i numeri sono in drastico calo se si osservano gli ultimi dieci anni: tra gli 11 e i 14 anni, il 54,7% ha letto almeno un libro nell’ultimo anno.
Chi è il lettore tipo in Italia?
O meglio… la lettrice!
Come accade dal 1988, il divario di genere nella lettura di libri è evidente: nel 2021, la percentuale delle lettrici è del 45,7%, mentre quella dei lettori è del 35,8%. In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze di 11-24 anni, tra le quali oltre il 60% ha letto almeno un libro nell’anno, con un picco tra i 18 e 19 anni (62,6%). La quota di lettrici scende sotto la media nazionale dopo i 65 anni, mentre per gli uomini è sempre inferiore al 45% tranne che per i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni (49,4%).
Oltre all’età e al genere, influiscono sulla lettura anche il livello di istruzione e il territorio. A leggere libri sono il 71,5% dei laureati, il 46,8% dei diplomati e solo il 26,3% di chi possiede al massimo la licenza elementare. L’abitudine alla lettura continua a essere più diffusa nelle regioni del Centro-nord: ha letto almeno un libro il 48,0% delle persone residenti nel Nord-ovest, il 46,3% di quelle del Nord-est e il 44,4% di chi vive al Centro. Al Sud la quota di lettori si ferma al 29,5%, mentre nelle Isole la realtà è molto differenziata tra Sicilia con il 27,4% e Sardegna con una percentuale di 42,6%.
Anche nel 2021 i dati confermano che la lettura è fortemente influenzata dall’ambiente familiare: è più probabile che i bambini e i ragazzi leggano se anche i genitori lo fanno abitualmente. Tra i ragazzi sotto i 18 anni la quota di lettori è pari al 73,5% se leggono entrambi i genitori, ma scende al 34,4% se questi ultimi non sono lettori.
Interessante, no? A volte è proprio vero che è necessario dare il buon esempio.
Esiste ancora il primato della carta?
Circa sette lettori su dieci (69,2%) hanno letto solo libri cartacei, il 12,1% solo e-book/libri online, lo 0,5% ha ascoltato solo audiolibri, mentre la quota di chi ha utilizzato diverse tipologie di supporto si attesta al 18,2%, in crescita rispetto al 16,6% del 2020.
I dati confermano dunque il persistere di “abitudini forti” tra i lettori, ancora prevalentemente polarizzati sull’utilizzo esclusivo del cartaceo, ma anche la diffusione dell’utilizzo combinato di diversi dispositivi per la lettura. La lettura esclusiva di libri cartacei è più elevata tra le donne (il 71,7% contro il 65,9% degli uomini), mentre quella di e-book/libri online è maggiore tra gli uomini (il 15,7% contro il 9,4% delle lettrici). Tali differenze di genere sono più marcate nelle fasce di età centrali, meno nelle altre.
Ma quanti sono i libri pubblicati?
Tanti, tantissimi, forse troppi?! Magari ne parliamo un’altra volta.
Nel 2021 sono aumentati i titoli pubblicati (+11,1% sul 2020) e anche le tirature medie (+11,7%). Resta sostanzialmente stabile il prezzo medio di copertina mentre un editore su tre dichiara un aumento del fatturato rispetto all’anno precedente.
Vi lasciamo con una piccola infografica riassuntiva… A voi ogni commento e riflessione!