Benvenuti al primissimo appuntamento con #letturedalibraia, una rubrica bimestrale in cui vi racconterò delle mie letture, di come le affronto, scelgo e (raramente) abbandono. Spero di potervi dare qualche spunto interessante e di stuzzicare la vostra curiosità, da libraia-lettrice a lettore.
Vi starete chiedendo chi sono… Sono Greta, appena sotto la temutissima soglia dei 30 anni, e lavoro in libreria da quando ne avevo 20. Ho studiato per diventare traduttrice, ma lo sono solo per il 30% del mio tempo. Amo leggere, ma non è sempre stato così. Negli anni del liceo non ho dedicato molto tempo ed energia alla lettura, probabilmente per ribellione adolescenziale: non sopportavo l’idea di dover leggere quello che i professori ritenevano giusto per noi studenti e quindi, da brava testona, non leggevo nulla.
Leggo con piacere e voracità da soli 10 anni. Un decennio non è un lasso di tempo sufficiente per recuperare tutti i classici che non ho letto al liceo, approfondire le tematiche che mi interessano e conoscere autori sempre nuovi, storie del passato, presente, romanzi, saggistica, poesia e chi più ne ha più ne metta… ma sto facendo il possibile per recuperare il tempo perduto.
Veniamo al dunque.
Che cosa ho letto di bello (e meno bello) tra giugno e luglio?
1 romanzo in inglese, 2 libri per ragazzi, 1 racconto, 3 graphic novel, 1 guida umoristica.
Girl, woman, other
di Bernardine Evaristo
Il libro, vincitore del Man Booker Prize, è tradotto in italiano da Martina Testa per Big Sur
La storia di 12 donne diversissime tra loro, etero o gay, giovani o anziane, ricche e in carriera o disoccupate. Un intreccio di vite, aspettative, speranze e cambiamenti che offre al lettore il quadro di un secolo di storia inglese, tra migrazioni, progresso e movimenti culturali.
Mi è piaciuto perché: non è mai banale, tratta una vasta gamma di tematiche, dal razzismo alla sessualità e i rapporti tra famigliari, unendo le storie dei diversi personaggi in modi inaspettati.
Non mi è piaciuto perché: l’uso artistico della punteggiatura può disturbare il lettore “precisino” (presente!) – non ci sono punti se non alla fine di ogni capitolo.
Per questo mi chiamo Giovanni
di Luigi Garlando
Pubblicato per la prima volta da Rizzoli nel 2004
La storia di Giovanni Falcone raccontata da un padre al figlio di dieci anni, attraverso un viaggio tra i luoghi simbolo di Palermo. Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di Falcone e si fa sempre più evidente la necessità di combattere la mafia con il nostro modo di vivere e di stare con gli altri, sin dall’infanzia.
Mi è piaciuto perché: racconta una parte fondamentale della nostra storia nazionale in modo accessibile, ma non banale, rendendolo un testo apprezzabile anche da un lettore adulto.
Alice nel paese delle meraviglie – Al di là dello specchio
di Lewis Carroll
Nella spettacolare edizione MinaLima-L’Ippocampo
La storia di Alice, una bambina curiosa che attraverso la tana del coniglio prima, uno specchio poi, finisce in un mondo fantastico popolato da personaggi eccentrici. Il tutto infarcito di nonsense e di sottili critiche alla società vittoriana.
Mi è piaciuto perché: l’edizione MinaLima-L’Ippocampo è un tripudio di grafiche meravigliose curate nei minimi dettagli. Inoltre, si tratta di un libro che ha moltissimi livelli di lettura, adatto a un pubblico giovanissimo, giovane, ma anche a lettori esperti.
Madame Pylinska e il segreto di Chopin
di Éric-Emmanuel Schmitt
Pubblicato da E/O nella collana Assolo
La storia di Eric e del suo rapporto con la musica, e con l’arte in generale, inizia con una zia seduta al pianoforte che si esibisce su un brano di Chopin. Continua a Parigi, all’età di vent’anni, quando Eric sente la necessità di imparare a suonare e inizia a prendere lezioni da una strana signora polacca.
Mi è piaciuto perché: nonostante la sua brevità, meno di 100 pagine (lette tutte d’un fiato nella mia unica ora di mare di questo luglio), è ricco di spunti e di riflessioni profonde sui rapporti umani, sull’arte, sull’animo umano.
L’amore ai tempi del colera
di Gabriel García Márquez
Rivisitato da Ugo Bertotti in versione graphic novel
Un classico della letteratura moderna (tra i miei preferiti) riadattato in stile fumetto: la storia di Florentino Ariza e la sua epopea romantica prendono vita tra le pagine coloratissime di un grande artista contemporaneo.
Mi è piaciuto perché: nonostante l’imponente opera di tagli e riassunti messa in atto (per forza di cose) da Bertotti, il capolavoro di Gabo non perde la sua potente forza narrativa.
Non mi è piaciuto perché: a parer mio l’originale non lo batte nessuno, non c’è (a oggi) versione cinematografica, televisiva, fumettistica che tenga.
Una zanzara nell’orecchio. Storia di Sarvari
di Andrea Ferraris
Graphic novel edito da Einaudi
La storia autobiografica di Andrea e della sua dolce metà che inizia con tante pratiche per l’adozione e finisce con l’accogliere in casa una bimba meravigliosa. In mezzo ci sono viaggi in India, ansie, incomprensioni, tuffi nel vuoto, dubbi.
Mi è piaciuto perché: le immagini, i colori e le parole scelte avvicinano il tema dell’adozione anche e soprattutto a chi non ne ha esperienza diretta.
Mor. Storia per le mie madri
di Sara Garagnani
Graphic novel edito da Add Editore
L’autrice ripercorre la storia della sua famiglia, dalla nonna Inger alla madre Annette fino a se stessa, in un ciclo di emancipazione e ricaduta, di alti e bassi, tra Italia e Svezia.
Mi è piaciuto perché: è il classico libro che, nonostante ti faccia venire il magone, ti tiene incollato alle pagine nella speranza che si concluda con una riconciliazione o almeno con una porta sbattuta in faccia.
Non mi è piaciuto perché: la carta scelta per la copertina del libro non rende giustizia alla qualità di quello che contiene.
Tipi da libreria. Piccola enciclopedia degli appassionati di libri
di Shaun Bythell
Un resoconto (molto) ironico di cosa accade quotidianamente in libreria
Dal libraio scozzese autore di “Una vita da libraio” (che ho amato qualche anno fa), una simpatica lista di tipologie di clienti di una libreria dell’usato: c’è il sedicente Esperto che per qualche motivo vuole propinarci la sua saggezza, la Giovane Famiglia con bambini dalle mani appiccicose e molti altri ancora.
Mi è piaciuto perché: l’umorismo caustico dell’autore è una garanzia e la sua capacità di ritrarre personaggi leggendari (che bazzicano spesso anche in Libreria Vettori) mi ha fatto sorridere.
Non mi è piaciuto perché: la descrizione si limita alle librerie di testi rari e antichi nel Regno Unito rendendo il tutto un po’ lontano dalla mia esperienza e, a tratti, leggermente noioso.
Avete letto o vi ispira qualcuno di questi libri? Scriveteci o passate a trovarci.
Potete ordinare questi e altri titoli contattandoci come meglio preferite oppure facendo la vostra prenotazione su goodbook.it e scegliendo Libreria Vettori come libreria di riferimento.
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