Settimo appuntamento con #letturedalibraia.

Non sai che cos’è? È una rubrica bimestrale in cui scrivo brevemente delle mie letture, da libraia-lettrice a lettore. Non sai chi sono? Lo spiego qui.

Quindi, Greta, cos'hai letto di bello (e meno bello) tra giugno e luglio?

3 graphic novel, 2 romanzi, 1 memoir e 1 raccolta di storie brevi.

The giver. Il romanzo a fumetti

di Lois Lowry, illustrato da P. Craig Russell

Il primo capitolo di una saga fantasy diventata ormai un classico moderno, qui in versione fumetto

Jonas vive in un mondo perfetto, dove non esistono guerre né fame né dolore. Tutto è meticolosamente organizzato, e a dodici anni ogni cittadino riceve l'incarico cui è destinato. Finché alla Cerimonia dei Dodici Jonas viene scelto come nuovo Portatore di Ricordi, un ruolo unico nella comunità. Addestrato dal Donatore, il ragazzo scoprirà l'esistenza di un passato sconosciuto, di cui rivivrà gli orrori, ma anche tutto ciò che è stato sacrificato in nome della perfezione.

 

Mi è piaciuto perché: pur non essendo una grande fan del genere fantasy, questo fumetto mi ha permesso di immergermi in un mondo immaginario a me sconosciuto e di apprezzare l'originalità con cui l'autrice ha concepito una nuova realtà così ben articolata. Consigliato sia ad adulti sia a ragazzi, e perfetto punto di partenza per una profonda riflessione sulla nostra società.

Menta

di Christian Galli

Graphic novel di Tunué pubblicato nel 2022

Cosa accade dentro di noi quando qualcuno che amiamo muore? Lamia, ragazza forte e intelligente, lo sperimenterà sulla sua pelle. Molto legata al suo anziano cane, Otto, e alla sua vicina Marzia, dovrà affrontare un momento molto difficile quando prima uno e poi l'altra moriranno. Da questo momento, una serie di cose strane inizieranno ad accadere: lampioni tremolanti, rumori forti nel giardino, ombre minacciose...

 

Mi è piaciuto perché: sa trasmettere forti emozioni attraverso un miscuglio ben equilibrato di mistero, fantastico e dura realtà. Tratta temi difficili come la morte e la paura, senza scadere nel banale e senza essere troppo pesante. Perfetto per giovani lettori.

Ogni cambiamento è un grande cambiamento

di Nicolò Govoni

L'ultimo libro di un ragazzo che con le sue azioni cerca di cambiare il mondo giorno dopo giorno, un bambino alla volta

In questa raccolta, Govoni racchiude cinque storie ambientate in Kenya, tra le macerie della Siria, nelle miniere in Congo, in un campo profughi in Grecia e anche là dove non ci saremmo aspettati di vedere arrivare scontri e violenza, così vicini alle porte di casa. I protagonisti di questi racconti sono quei bambini e quelle bambine a cui Nicolò sta dedicando la vita, e che ci portano in mondi dove la protezione e la normalità sono ancora privilegio di pochi.

 

Mi è piaciuto perché: dopo aver letto "Se fosse tuo figlio" (ne parlavo qui) e "Bianco come Dio", mi sono lanciata nella lettura di questa raccolta certa che avrei trovato l'amore incondizionato che Nicolò mette nel suo lavoro, nella sua missione. Queste storie prendono spunto dalle vicende che in prima persona vede e vive ogni giorno negli angoli più remoti della Terra e donano dignità a chi, lontano da noi, spesso affronta difficoltà che non possiamo nemmeno immaginare.

Vicolo Sant'Andrea 9

di Manuela Faccon

Un romanzo che ci conduce tra le via di Padova e tra le corsie di un manicomio

Padova, anni cinquanta. Teresa lavora come portinaia in un palazzo del centro. Dietro un aspetto dimesso e in apparenza insignificante, nasconde un bruciante segreto. Nel dicembre del 1943, quando aveva sedici anni, di ritorno da un incontro sotto i portici di piazza delle Erbe con il garzone di cui è innamorata, assiste all’arresto della famiglia ebrea per cui lavora e da cui è stata istruita e educata alla lettura. Un attimo prima di essere portata via dai soldati, la padrona le affida il suo ultimo nato: Amos, due enormi occhi scuri e una voglia di fragola sulla nuca. Qualcuno però fa la spia, Teresa viene separata a forza dal bambino e per punizione rinchiusa in manicomio.

 

Mi è piaciuto perché: si tratta di un romanzo con diversi livelli di lettura in cui si parla della situazione delle donne nell'Italia del dopoguerra, del fascismo, dell'antisemitismo, di ospedali psichiatrici, giochi di potere e legami familiari. Una cosa che ho trovato affascinante è stato ritrovare nel libro descrizioni di posti che conosco, è come tornare a passeggiarvi stando seduti sul divano.

Non mi è piaciuto perché: ho avuto l'impressione che l'autrice l'abbia scritto con il chiaro intento di farlo diventare un film o una serie cinematografica, come se ci fosse un secondo fine... Probabilmente è un mio volo pindarico, ma l'insieme è risultato un po' stucchevole per questo motivo.

La sovrana lettrice

di Alan Bennett

Ho ascoltato questo libro letto da Anna Bonaiuto

Come il titolo e la copertina suggeriscono, la protagonista assoluta di questo romanzo è la Regina Elisabetta. Per un puro caso del destino, in età ormai avanzata, la sovrana ha scoperto la lettura e non può più farne a meno. Il problema è che questa sua nuova passione non è vista di buon grado da chi la circonda...

 

Mi è piaciuto perché: l'autore, non a caso considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo, sa come strappare un sorriso dopo l'altro al lettore, facendo della sottile ironia e del paradossa le sue armi più potenti. 

Doppelgänger

di Wallie

Una graphic novel generazionale che diventa una riflessione sulle difficoltà dei giovani a trovare un proprio ruolo nella società

Stefano, brillante promessa della musica indie, ha sempre avuto l’atteggiamento giusto: positivo nell’affrontare le difficoltà, disponibile nei confronti del suo manager che gli chiede brani più vendibili, convinto di aver superato la fine di un amore, aperto al compromesso, mite, gentile. Finché non arriva l’altro, che, esercitando un fascino nero e magnetico, rompe il guscio in cui Stefano ha rinchiuso le sue ombre.

Non mi è piaciuto perché: nonostante il tema potenzialmente interessante del doppio e dell'ansia che quotidianamente assale i giovani ventenni e trentenni, non sono stata catturata dalla vicenda di Stefano e non sono riuscita ad apprezzare a pieno le tavole illustrate di Willie, giovane fumettista bolognese di cui non avevo ancora letto nulla. Riproverò sicuramente con qualche altro fumetto!

Come d'aria

di Ada d'Adamo

Il libro vincitore del Premio Strega 2023, Premio Strega Giovani 2023, Premio Mondello 2023 - Opera italiana e Premio Flaiano Speciale alla memoria 2023

Questa è la storia vera della scrittrice Ada d'Adamo, saggista ed esperta di danza contemporanea mancata pochi mesi fa, che alla nascita della figlia Daria scopre che questa è affetta da una gravissima malattia non diagnosticata durante la gravidanza. Si tratta di un memoir struggente che racconta di ostacoli, disabilità, famiglia, relazioni, una sorta di autoanalisi che l'autrice compie sulla sua esistenza.

Mi è piaciuto perché: colpiscono la trasparenza e l'immediatezza con cui Ada d'Adamo parla di temi durissimi da digerire, senza sovrastrutture e senza censurare nulla.

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